I Giovani Democratici della Terra di Brindisi si sono riuniti il 3 luglio scorso per analizzare gli ultimi risultati elettorali e per discutere degli assetti organizzativi che si stanno stabilendo in provincia, e le cui caratteristiche è possibile apprendere solo dai quotidiani locali.
I diversi interventi hanno sottolineato che seppure il PD ha perso nel suo progetto coraggioso e lungimirante un rilevante bagaglio di consensi, è riuscito comunque a confermarsi come prima forza della coalizione vincente. Questo non è a nostro avviso un fattore secondario, perché costituisce la base imprescindibile dalla quale partire per rinvigorire questo progetto, e per dargli quella credibilità che in poco tempo non è riuscita a trasmettere a quella frangia di elettorato rimasta legittimamente confusa.
Il quadro politico è ora in un equilibrio delicato che per stabilizzarsi richiede l’audacia e la determinazione di un partito forte e coeso come solo mettendo da parte ogni spinta personalistica possiamo essere.
Noi Giovani guardiamo con attenzione critica alle nuove scelte che si stanno compiendo per l’individuazione dell’esecutivo provinciale e, dopo aver fatto appello ad un’azione tanto autonoma quanto incisiva del Presidente Ferrarese, ci rivolgiamo ora al nostro stesso Partito.
Per quanto concerne la carica di Vicepresidente, che in virtù del risultato elettorale dovrebbe essere indicata dal PD, ci aspettiamo che ci si riferisca in maniera esplicita a una figura che rappresenti innanzitutto quello che è oggi il Partito Democratico, che sia espressione piena del nuovo “laboratorio” e garante condiviso dell’intero Coordinamento provinciale. È indispensabile che chi ricoprirà quella carica abbia un forte radicamento sul territorio e goda di inequivocabile riconoscibilità politica. Pretendiamo, in sostanza, che il Partito Democratico per intero si riconosca nella suddetta figura.
Considerato che gli assessorati provinciali hanno campi d’azione specifici e di fondamentale importanza per il benessere di tutto il territorio, riteniamo, inoltre, imprescindibile che coloro i quali sederanno in giunta, abbiano, rispetto agli stessi, competenze specifiche che siano in un opportuno equilibrio con quella che è la volontà espressa dal nostro elettorato tramite il consenso.
A tale proposito rinnoviamo il nostro auspicio a investire sul futuro attraverso la valorizzazione delle nuove generazioni, senza discriminazioni di genere, e per responsabilizzare una nuova classe dirigente.
Infine accogliamo le rassicurazioni verbali del nostro Segretario provinciale, Lorenzo Cirasino, circa l’intenzione di procedere a scongiurare l’accumulo di cariche per garantire i principi di democrazia e rappresentatività.
Ci aspettiamo che questi criteri, ma soprattutto i nomi che gli stessi permetteranno di selezionare, siano posti all’attenzione del Direttivo provinciale prima di qualsiasi ratifica ufficiosa, come la democrazia di un Partito che in essa presume di riconoscersi richiede.
Ci auguriamo davvero che quanto da noi elaborato in termini di una proposta sempre costruttiva e propositiva e mai individualista e recriminatoria, venga accolto dal Presidente Ferrarese e dal Partito Democratico, nonché dalle forze che costituiscono questo nuovo governo.
Altrimenti, le nostre energie, profuse con grande passione e sincera convinzione per questo nuovo progetto politico, si sentiranno e verranno nei fatti sostanzialmente tradite.
Valentina Paciullo Segretaria Provinciale
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